17 ottobre, 2011

Diario di un Black bloc


Scesi in strada la mattina dopo.
L'aria
era fresca e sapeva ancora di bruciato.
Il cielo
era tornato del suo colore naturale, non si vedevano più nubi di fumo.
Il rumore
era il solito, quello del traffico. Le sirene erano ormai lontane.

Non ero solito girare per strada a quell'ora. Ma oggi è un giorno speciale. È il giorno dopo la Manifestazione. Voglio proprio vedere cosa siamo riusciti a combinare.
Da quel che vedo sono stati bravi a ripulire tutto quel macello.
Hanno fatto presto, vorrà dire che la prossima volta gli renderemo la vita ancor più difficile.

Nonostante tutto, quà e là si vedono sanpietrini ammucchiati o isolati vicino a delle vetrine.
Buche per le strade. Scritte ovunque.

Che bello vedere la nostra opera d'arte il giorno dopo.

Ecco che dopo una bella camminata arrivo davanti alla banca. Le vetrine tutte distrutte, scritte sui muri.
Fuori gente che cerca di sistemare alla meno peggio quel disastro. Brutti stronzi venduti!
Sono orgoglioso di me stesso.
Almeno per qualche giorno quegli sporchi capitalisti di merda non potranno rubare il nostro denaro.
Mi dovrebbero ringraziare, invece in giro vedo solo gente molto incazzata.
Stupidi, non capite niente. Dove credete che andrete a finire con tutto ciò? Ci siete già dentro e non ve ne accorgete, siete morti.

La situazione è troppo grave nel mondo. Talmente tanto che la violenza è l'unica soluzione.
È obbligatorio usarla. Invece qui tutti la condannano. La condannano proprio perché sanno bene che è l'unica cosa che potrebbe riuscire a cambiare qualcosa.
Ma in fondo a me non frega un cazzo di cambiare. Sarò sempre contro qualcosa.
Quando sei in strada con il casco, mascherato, armato di qualunque cosa, pronto a tutto, è lì che ti senti libero davvero.
Durante gli scontri sei tu il padrone. Non conta un cazzo se hai soldi o meno.
Sfondare una vetrina, bruciare una macchina, distruggere una città, sono queste le azioni che ti rendono libero. Finalmente.
Sei tu lì, vivo, dentro lo scontro, sicuro di essere dalla parte giusta e contro chi vuol trarre profitto anche dalla merda. Ma le merde sono loro.

C'è un casino che non si capisce niente. Ogni tanto un compagno esplode una molotov, una bomba carta, le urla della gente, le sirene dei mezzi di quegli schifosi. Odio.
L'aria si fa irrespirabile.
Mi sento realizzato. Obiettivo raggiunto.
Nel mucchio ci si sente al sicuro, nessuno può attaccarci.
Loro lo sanno.
L'adrenalina che ho in corpo scorre a fiumi verdi. Mi sento invincibile.
Lanciare tutto ciò che ti capita tra le mani è un piacere. Che sfogo.
Non ho certo bisogno di sedermi in quegli studi psichiatrici vuoti per farmi dire quanti problemi abbia.
Come siete ridicoli. avete una vita così finta.

PRENDETE QUESTO!!


Ma nessuno qui, capisce un cazzo.

L'apice si raggiunge poi contro quei figli di cagna che sono i poliziotti. Che schifo mi fanno.
L'emblema della servitù. Coloro che difendono tutto quello che odio.
Li ucciderei tutti se potessi.

Questa volta abbiamo vinto. Ma la guerra non è ancora finita.

16 commenti:

MaiMaturo ha detto...

Dici che riescono ad articolare frasi così complesse?

Cerex ha detto...

"La situazione è troppo grave nel mondo. Talmente tanto che la violenza è l'unica soluzione.
È obbligatorio usarla. Invece qui tutti la condannano. La condannano proprio perché sanno bene che è l'unica cosa che potrebbe riuscire a cambiare qualcosa"

Questo pensiero ultimamente sfiora pericolosamente anche me.
Post bellissimo, complimenti.

Kisciotte ha detto...

Bravo Josef K.
Sebbene si capisca subito che è un falso.
Avrebbi dovuto essere scoreggiuto, come dice quella testa di casso del nostro amico che si crede figo che ha comentato uno.

la donna camèl ha detto...

Scritto troppo bene, concordo con i commentatori precedenti: troppa cultura e troppo cervello. Si vede che non hai letto il Vaffanculo di oggi su Lettera Viola.

MaiMaturo ha detto...

Scusate, mi sono dimenticato una cosa:
gran bel post.

Josef K. ha detto...

Grazie a tutti, troppo gentili (o troppo drogati?).
Mi dispiace ma dovrò ugualmente incendiarvi la macchina.

OrsaBIpolare ha detto...

Caro black bloc, come puoi leggere nei commenti qui intuirai che se tu e i tuoi compagni avrete un piano meno cazzone che sfasciare automobili e madonne varie, potrei iniziare ad esprimere la mia simpatia per voi.

Bello Josef, mi è piaciuto e noto che ti sei calato nella parte con inquietante maetria :)

Giovy Malfioriu ha detto...

Troppo bello il post per uscire da uno di quei deficienti quasi indefinibili.
Per colpa dei black bloc le ho prese a Genova, pur non facendo niente di male...

la donna camèl ha detto...

A causa della crisi non ho più la macchina, ti toccherà incendiarmi il tram.

Bill Lee ha detto...

carino. però concordo sul fatto che avresti dovuto scrivere in modo più sporco.

Il Democritico ha detto...

Non sono d'accordo con in commentatori che dicono che avresti dovuto scrivere "più sporco". Sempre che questa intervista (http://www.repubblica.it/politica/2011/10/17/news/black_bloc_piani-23345453/) sia vera. Post che mi ricorda molto "Fight club" (il libro) anche se lo stile non è proprio lo stesso, ma il fascino mostruoso che queste storie hanno su di noi, dovrebbe farci riflettere. Ma la verità è che ho ancora qualcosa da perdere, perciò non smetterò di condannarli.

Sileno27 ha detto...

cosa vuoi che ti dica? gran bel post.

Anonimo ha detto...

Post inquietante.

Sì, in effetti, nessun BB scrive così bene. Anche perché temo che la rabbia annebbi un po' di facoltà.
Ma, a mente fredda, uno scritto così è crudo abbastanza.

Bello.

Anonimo ha detto...

Aggiungo: sono ovviamente un amante dei post epistolari/diari/memorie...

Josef K. ha detto...

Non credo di aver scritto poi chissà in che maniera forbita, non ne sarei minimamente capace d'altronde. Penso, invece, che non siano tutti dei gorilla senza cervello. Certo la maggior parte magari sì, ma qualcuno 'normale' tra di loro ci sarà. Non lo so in effetti.

Intanto vado a stamparmi e appendermi in camera l'ultima frase de Il Democritico.

Grazie a tutti.
Mi dispiace per Giovy, spero non sia stato nulla di grave.

OrsaBIpolare ha detto...

Josef stavo pensando di fare la stessa cosa, quella frase rappresenta una verità schietta e potente a mio avviso.

E sono d'accordo con te sul fatto che non siano tutti trogloditi nel Black Bloc...credo fosse molto eterogeneo quel gruppo di sabato.

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